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Chiesa Sainte-Catherine

Briançon
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Descriptif détaillé

A tal fine, nel 1928 il vescovo nominò padre Julien Merle (che serviva la parrocchia di Pont-de-Cervières insieme al fratello, il parroco Maurice Merle) e gli affidò il compito di costruire una chiesa per la nuova parrocchia. Nel frattempo, il culto si teneva in una grande sala della fabbrica Schappe, messa a disposizione degli abitanti del luogo. Tuttavia, si recavano alla Collegiata per battesimi, matrimoni e funerali. Stanchi di doversi recare nella città alta, gli abitanti si mobilitarono e parteciparono così alla rapida costruzione della chiesa di Rue Alphand. Fu posto sotto il patronato di Santa Caterina d'Alessandria. La prima messa fu celebrata il 13 agosto 1933, alla presenza del nuovo vescovo, Monseigneur Bonnabel, del sindaco, J. Pons, accompagnato dai suoi vice e consiglieri comunali, e del direttore della fabbrica Schappe, M. Guérin. La nuova chiesa è montata su una struttura metallica, originariamente in un unico pezzo. Le pareti in cemento sono affiancate da contrafforti ispirati all'arte romanica e imitano il bugnato. Un breve campanile è posto in linea con il portale. Ricorda i campanili delle chiese cistercensi della Provenza. Le campane portano i nomi dei loro donatori: Jeanne Marie, Marie Thérèse e Marie Simone. L'edificio ha una pianta rettangolare con un chevet piatto. La navata centrale, con pareti bianche, è coperta da una volta che evoca lo scafo di una nave rovesciata. Una Via Crucis dalle linee moderne anima la parete. È scolpito in ardesia ed è molto sobrio. Ai lati dell'arco trionfale si trovano il battistero (sotto una fotografia del gruppo scultoreo del fonte battesimale della Collegiata) e un altare dedicato alla Vergine, rappresentato da una statua dorata del XVIII secolo in cartone cotto. Le altre statue, in gesso, rappresentano Santa Caterina, San Giuseppe e Sant'Antonio da Padova. Sono di colore bianco e rappresentano lo stile sulpiziano in voga all'epoca. Il presbiterio, evidenziato in giallo, è illuminato da un rosone realizzato con tessere di vetro dai colori caldi che simboleggiano la resurrezione di Cristo, in sostituzione della vetrata originale danneggiata. Lo spazio sacro si articola attorno a un altare in larice, opera di A. Prouvé, che ha realizzato anche il tabernacolo, e in fondo si trova un tavolo per la comunione in ferro battuto, opera di L. Jullien, decorato con calici e grappoli d'uva.
L'interno della chiesa è stato restaurato una prima volta dopo il Concilio Vaticano II e poi nel 1983, ricevendo alcune modifiche che le hanno conferito l'aspetto attuale. Gli ultimi lavori riguardano il portico, rivestito di scandole di larice, realizzato tra il 1999 e il 2000 con l'aiuto dei Compagnons du devoir per creare un luogo di convivialità e proteggere i fedeli dalla caduta di ghiaccio dal campanile.

    Code postal
    05100
    Commune
    Briançon
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