Villeneuve / La Salle-les-Alpes Il cuore della valle
È il comune centrale di Serre Chevalier Vallée Briançon, che segue il rilievo con malizia, ancorato dalla notte dei tempi dove la valle è più ampia e favorevole all'espansione.
È quello le cui cinque frazioni, approfittando dello spazio, si sono insediate ai lati della Guisane: Villeneuve, Le Bez sulla riva destra, La Salle, Les Pananches e La Chirouze sulla riva sinistra, e quello le cui quattro frazioni di alpeggio si sono aggrappate all'ubac (Fréjus e Goudissard) e all'adret (Puy-Chirouzan e Puy de La Salle). È sicuramente quello che brilla e si destreggia con costanza tra tradizione e modernità.
Intorno alla parete d'arrampicata, issata come un totem che dà il tono, Villeneuve la dynamique allarga la sua gamma di attività. Basta una visita all'Ufficio Guide per capire che a Villeneuve si scala, si cammina, si vola, si cavalca, si corre e si pagaia.
Sul fronte della neve verde, ai piedi della seggiovia Casse-du-Bœuf, gli appassionati di mountain bike, con la schiena a terra e il casco in testa, si avviano verso il bike park d'alta quota.
Al centro ricreativo di Pontillas, gli escursionisti, bastoni alla mano, partono per i sentieri segnalati.
Gli skateboarder in erba tentano un trick sui moduli di cemento, mentre i rafter si preparano a domare il torrente.
Nel campo da minigolf la concentrazione è massima, nonostante le grida di gioia di chi salta dal trampolino. Dalle rocce da arrampicata alle zip line dell'accrobranche, dal go-kart a pedali alla piscina coperta, Villeneuve è sempre in movimento.
Nel vecchio villaggio, i negozi delle case di campagna con le loro facciate colorate animano la vivace cartolina.
Il sole inonda le terrazze. Il vecchio villaggio è pieno di spirito alpino.
La sua storia è raccontata nel museo del villaggio Autrefois mon, allestito nella cappella Sainte Luce. Più in alto, aggrappato ai pendii che dominano la valle, il borgo di un tempo è ancora organizzato intorno alla chiesa di Saint-Marcellin (XV secolo), alla sua fontana e alla sua scuola locale, ancora in funzione. La vita pastorale all'epoca delle meridiane è ancora visibile nelle stradine dove si susseguono fienili, orti e pascoli. Le visite guidate al patrimonio culturale decifrano l'arte sacra e raccontano la storia dei contadini nella terra della salsiccia di cavolo!
Lo sapevate?
Negli anni Cinquanta e Sessanta, Léon Agel, paroliere della famosa canzone Mon amant de Saint-Jean, investì i suoi diritti d'autore in Place de l'Aravet, dove costruì diverse residenze e finanziò la funivia.
MUNICIPIO DI LA SALLE LES ALPES
